Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato il piano del governo contro il caro bollette. Le misure per il primo trimestre del 2022.
In occasione delle comunicazioni alla Camera e al Senato in vista del Consiglio europeo del 16 dicembre, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato il piano del governo per fronteggiare il rincaro delle bollette nel primo trimestre del 2022.
Caro bellette, il piano del governo per il primo trimestre del 2022
Il Presidente del Consiglio ha riassunto le misure adottate dal governo contro il rincaro del costo delle bollette. In primo luogo i fondi. L’esecutivo dal mese di giugno ha stanziato più di 4 miliardi e per il 2022 ne ha stanziati altri 3,8. Il premier ha specificato che il governo è pronto ad investire ulteriori risorse nel caso in cui fosse necessario.
Per quanto riguarda il piano per il primo trimestre del prossimo anno, il governo ha deciso di:
annullare gli oneri generali di sistema per utenze domestiche, piccole attività commerciali e micro-imprese
ridurre al 5% l’aliquota IVA
abbattere gli oneri generali di sistema per il gas
stanziare un miliardo per le agevolazioni sulle bollette elettriche per i cittadini più poveri e per le persone in gravi condizioni di salute.
Da giugno ad oggi il governo ha stanziato più quattro miliardi. Per l’anno prossimo abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi e siamo pronti ad investire altre risorse. Per il primo trimestre del prossimo anno annulliamo gli oneri generali di sistema per utenze domestiche, per le piccole attività commerciali e per le micro-imprese. Riduciamo al 5% l’aliquota IVA e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas. Sempre nel primo trimestre, per i cittadini più poveri e quelli in gravi condizioni di salute stanziamo quasi 1 miliardo per rafforzare le agevolazioni sulle bollette elettriche“.
Le cause dell’aumento del costo dell’energia
Nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio ha illustrato anche quelle che sono le cause dell’aumento del costo dell’energia. Per il premier si tratta di fattori transitori ma anche di fattori strutturali, come ad esempio la transizione energetica. Ancora incompleta, la transizione porta a ridurre l’uso di fonti fossili e ad aumentare il ricorso a fonti energetiche di transizione.
“L’aumento del costo dell’energia è legato ad una serie di fattori transitori che dovrebbero essere superati nel corso del 2022. Tuttavia i rincari riflettono anche problemi strutturali della transizione energetica, che è ancora incompleta. Usiamo meno fonti fossili e la conseguenza è la dipendenza da combustibili di transizione, come il gas”